NELLA SOCIETA DEGLI UOMINI (IN THE COMPANY OF MAN) |
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di Neil Labute, con Aaron Eckhart, Stacy Edwards
(Stati Uniti, 1997)
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Premio della Regia a Sundance, IN THE COMPANY OF MAN è un film ben pensato e più modestamente realizzato. Perché è la trascrizione di un fantasma maschile forse più ovvio di quanto generalmente ammesso: la vendetta, per presunti torti subiti, nei confronti del sesso debole. Nella vicenda di due yuppies in trasferta di lavoro che decidono di sedurre una ragazza (fragile e sensibile, oltretutto sorda), per poi abbandonarla al suo destino, e farci sopra due risate, l'autore trova un efficace trampolino di lancio drammaturgico. Proprio perché Labute è un drammaturgo, lo spettatore è certamente coinvolto: i dialoghi sono graffianti, le situazioni perfettamente coordinate, gli attori ben diretti, l'ambiente significativo. "Un film che gli uomini considerano di fantascienza; le donne un documentario", è la definizione azzeccata del regista stesso. Diviso in sei capitoli - uno per ogni settimana della crudele operazione-, premiato a Sundance al festival del cinema indipendente, al film manca però l'attributo principale, quello di una vera energia registica. C'è una struttura messa in opera per valorizzare un'idea e dei dialoghi: manca - perché Labute si affermi come un regista di futuro - quel dono di trasfigurare la realtà osservata. E di commuovere, più di tanto, lo spettatore.
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Il film in Internet (Google)
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Per informazioni o commenti:
info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch
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capolavoro
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